U-Boot di Sergio Valzania
Le mucche da latte
Durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale vennero utilizzati moltissimi U-Boot e con il passare del tempo le tecnologie vennero modifiche più e più volte per migliorarne di giorno in giorno la velocità e la manovrabilità.
Per riconoscere i vari vascelli veniva dato loro un numero dopo il termine U-Boot che molto spesso non era consequenziale ed ognuno di essi apparteneva ad una determinata classe ovvero il Tipo, in base a questa classificazione si decideva come utilizzare ciascuno di essi.
Gli unici U-Boot che possono essere considerati dei sommergibili sono solo quelli del Tipo XXI e XXIII conosciuti anche con il nome Elektroboote.
Il termine U-Boot in realtà è un’abbreviazione della parola UnterseeBoot che traducendo letteralmente significa: battello sottomarino.
Che ruolo avevano durante la guerra?
Il loro compito era quello di far esplodere i convogli che portavano i rifornimenti dall’America all’Europa, ma molto spesso per errore affondarono anche navi che stavano trasportando civili.
Altri vascelli invece venivano utilizzati per il trasporto di rifornimenti e questi venivano denominati “Mucche da Latte” per la loro forma più panciuta e per la loro minore agilità nei movimenti.
Attraverso questo piccolo saggio scopriamo alcune interessanti diatribe successe durante i grandi conflitti mondiali.
Non sempre infatti quando si parla di guerre mondiali si pensa a quello che successe sotto all’Oceano Atlantico.
La scrittura è molto fluida e la suddivisione in piccoli capitoli invogliano il lettore a continuare la scoperta di questo mondo ancora poco conosciuto.
Alla fine del testo l’autore ha deciso di inserire alcune foto dell’epoca che rappresentano alcune classi di U-Boot.
Che altro aggiungere?
È stato un saggio molto interessante che vi voglio consigliare, ma prima di leggerlo vi suggerirei di studiare un po’ il periodo storico che viene citato nel testo.
Buona lettura!
Nadiezda