The Dead di Charlie Higson

04.02.2015 18:14

 

Gli Ammorbati

Per la prima volta leggo una storia sugli zombie e devo dire che non mi è affatto dispiaciuta.
Devo però mettere in chiaro che alcune parti non mi hanno per nulla favorito la digestione perché tra: occhi penzolanti, pustole e liquami strani il mio stomaco era in fermento.

Si tratta di un libro horror anche se è stato inserito nella fascia young adult, una storia quasi tutta al maschile con vicende che si possono definire cinematografiche che permettono al lettore di immedesimarsi nei momenti più salienti (e terribili) della storia.

La vicenda narrata in questo libro non racconta solo il punto di vista dei personaggi principali, ma anche di quelli “meno importanti”, l’autore è esterno alla storia e questo fa in modo che nello stesso paragrafo si scontrino diversi modi di pensare e diverse reazioni.

Il libro è diviso in ottantuno capitoli più un epilogo che ci precisa come termina questa prima parte della storia.

La scrittura è fluida e come già spiegato prima, molto ricca di particolati scabrosi non molto consigliati ai deboli di stomaco.

Passiamo alla trama.

Tutto ha inizio con un video pubblicato su Youtube, un ragazzino con gli occhi pieni di terrore spiega di aver visto delle strane persone che si sono mangiate dei suoi amici.

Gli adulti si stanno trasformando e l’unica salvezza per i minori di quattordici anni è sfuggire da loro combattendoli con tutte le loro forze.
Molti ragazzi (e poche ragazze) si uniranno per sfuggire da questi Ammorbati, lasceranno tutto per salvarsi e solo i più coraggiosi riusciranno ad uscirne indenni.

L’autore è riuscito, attraverso le sue parole, a presentarci un mondo distrutto, devastato da questo virus sconosciuto e solo i giovanissimi potranno e cercheranno di salvarlo con tutte le loro forze.

Che altro aggiungere? Per conoscere come finirà questa storia bisognerà leggere il sequel “The Enemy”, ma nel frattempo vi auguro buona lettura!

“I libri erano un passaggio verso un mondo alternativo, erano magia pura, potevano contenere qualsiasi cosa.”

 

Nadiezda