L'U-Boot fantasma di Robert Kurson

04.02.2015 16:52

 

Shadow divers

Purtroppo si sa, il mare ospita un vero e proprio cimitero di carcasse di navi, transatlantici, sommergibili e sottomarini di tutti i tipi.
Nel libro viene narrata la storia di uno di questi ultimi.

I sottomarini, gigantesche macchine militari, imponenti e veloci, “balene” di metallo e cavi, sono stati utilizzati principalmente nella Seconda Guerra Mondiale.

Si raccontano degli eventi della Seconda Guerra Mondiale che si intrecciano con i fatti di un gruppo di sub esperti.

Con questo testo sono riuscita ad appassionarmi a questa disciplina.
Mi sembrava di stare a settanta metri sotto il livello del mare sfidando tutti i pericoli dell’oceano ed alla fine ho svelato, con l’aiuto dello scrittore, un grande mistero.

È una storia vera, molto toccante e questi sub diventano i veri e propri protagonisti di una pagina della storia moderna.

Il libro inizia nell’autunno del 1991 nelle vicinanze della costa del New Jersey ed a settanta metri sotto il livello del mare.
Un gruppo di sommozzatori esperti scopre una misteriosa carcassa di un sottomarino che risale ai tempi della Seconda Grande Guerra. Al suo interno trovarono i resti di più di cinquanta uomini che formavano quello che a suo tempo era l’equipaggio.
Il mistero si infittisce, la ricerca dura ben sei anni, ma neppure negli archivi storici non c’è nulla su quel sottomarino.
I protagonisti però non demordono, la loro vita cambia per colpa di una serie di fatti negativi, ma imperterriti portano avanti la loro ricerca.
Il loro duro lavoro porterà dei frutti e dei cambiamenti nella storia.
Quelle vittime avranno un nome.

Storia di uomini di mare, di fatiche, di dolore, di perdite, di duro lavoro e di grandi cambiamenti.

Un’avventura basata sulle conversazioni intraprese tra i protagonisti ed i testimoni.

Mi ha tenuta incollata dalla prima all’ultima pagina.

Mi ha insegnato che non sempre gli storici hanno ragione su quello che scrivono.

Un libro che non vi stancherete di leggere.

Chissà quante altre vittime di fatti simili non hanno più avuto un nome.

Cosa aggiungere? Buona lettura!

 

Nadiezda