La bambina che non esisteva di Siba Shakib

04.02.2015 18:28

 

Doppia personalità

In Afghanistan nascere donna non è per nulla semplice, anzi viene ritenuta una maledizione se il primogenito non è un maschio.
Questo libro è tratto da una storia vera e parla di Samira o meglio la ragazza maschio Samir.
È un’opera che tratta temi forti ed allo stesso tempo avvincenti e commoventi.
Una storia appassionante e ricca di grinta.

Il testo è stato scritto con uno stile diverso dal solito; le parti che dovrebbero rispecchiare il linguaggio colloquiale sono state stilate tramite discorso indiretto per cui ogni tanto la comprensione del testo si fa più difficile e ridondante.
Dalla metà del libro la storia diventa più fluida e meno ripetitiva.

Appena terminata la lettura mi sono chiesta perché non abbia letto prima questa storia così profonda e commovente ed allo stesso tempo dura e raccapricciante.
Si tratta di un romanzo che rimane impresso nel cuore e che sicuramente rileggerò al più presto.

Passiamo alla trama.

Siamo in Afghanistan tra le montagne del Hindu Kush.
Daria ed il comandante stanno aspettando la nascita del loro primo figlio.
Il loro erede nasce, ma è una femmina.
Il padre chiamerà sua figlia Samira, che significa ricchezza interiore, ma tutti la conosceranno come Samir, altrimenti il comandante avrebbe perso il rispetto e l’onore verso i suoi uomini e tutti avrebbero messo in dubbio il suo vero essere uomo.

Samira è la protagonista in assoluto.
Samira è una donna alla quale è stata rubata la sua femminilità e la sua vera natura.
Questa ragazza verrà: allevata, vestita e trattata come un maschio anche se il suo corpo con il passare degli anni si trasformerà sempre di più fino a diventare una vera donna.

Il padre ama moltissimo “suo figlio” che ogni giorno lo rende sempre più orgoglioso.
Samira però scoprirà la sua diversità e reagirà a tutto questo con il mutismo.
Nel frattempo, sullo sfondo la storia dell’Afghanistan sta procedendo velocemente e le guerre si susseguono una dietro l’altra.
La ragazza maschio cresce e spera di andare a combattere in guerra insieme al padre, ma non le viene concesso.
Il tempo passa ed un brutto giorno le riportano il cadavere del suo amato padre e dopo anni di silenzio il dolore la fa parlare nuovamente.
A Daria viene imposto di sposarsi di nuovo, ma lei si rifiuta ed una notte per farla cedere verrà violentata da più uomini. Samir aiuterà la madre, ma questo e molti altri fatti precedentemente accaduti porteranno Daria alla pazzia.
Samira e sua madre si rifugeranno dal nonno materno e qui inizierà una nuova storia.
Samir incontrerà molti altri personaggi , alcuni miglioreranno la sua vita mentre altri la peggioreranno.
Il personaggio che più turberà la ragazza maschio è l’incontro con l’ex prostituta bambina.
Le parti del libro che narrano quest’ultima sono molto toccanti ed allo stesso tempo ripugnanti.

Una storia fondata sulla menzogna e sulla tristezza, due sentimenti che convivranno per sempre in Samira/Samir.

Una storia che vi consiglio di leggere per la molteplicità di temi che tratta e per il rapporto che si crea tra madre e figlia.
Un libro forte, spietato e drammatico.

Molto consigliato!

“Se hai un segreto prendilo, portalo sull’ Hindu Kush e nascondilo sotto una pietra”.

 

Nadiezda