Io e Dewey di Vicki Myron

04.02.2015 18:26

 

Dewey

Sì, lo ammetto sono gattofila ed appena ho visto la copertina di questo libro me ne sono innamorata pazzamente e ho pensato “Questo devo leggerlo!”.
La storia poi, mi ha strappato più di qualche lacrimuccia.

Tutto inizia in una gelida mattinata invernale, la direttrice della biblioteca di Spencer, ritrova nella cassetta di restituzione dei libri un gattino tutto infreddolito e bisognoso di cure.
Il piccolo Dewey, fin dal primo momento instaura con Vicky, la direttrice, un rapporto “mamma” e “figlio” davvero fantastico.
Inoltre Dewey riesce a conquistare la benevolenza di tutti o quasi i frequentatori dell’edificio incrementandone persino le visite.
I modi affettuosi e giocosi di questo piccolo amico portano in auge la biblioteca.
Questo simpatico felino, infatti, sarà per diciannove anni l’inquilino più amato ed apprezzato.
Inoltre riuscirà a rendere migliori le persone con cui entrerà in contatto.

È una storia dolce e commovente che mi ha profondamente colpito e mi ha fatto scendere le lacrime in alcuni passaggi.
La frase che mi è rimasta più impressa di questo romanzo è stata questa: “Tutti noi finiamo fra le lame di un trattore di tanto in tanto e tutti ne riportiamo i segni, che siano profondi o un lieve graffio. La cosa più importante è avere qualcuno che ci raccolga, che ci stringa forte e ci dica che va tutto bene”.
Ho deciso di riportare questa citazione perché in questi casi un animale è riuscito con i suoi modi dolci ed affabili a conquistare ed aiutare un sacco di persone anche a chilometri e chilometri di distanza.

Consiglio vivamente la lettura di questo romanzo non solo agli amanti dei gatti, ma proprio a tutti perché questa bellissima storia tocca il cuore.

 

Nadiezda