Il vecchio e il mare di Ernest Hemingway

04.02.2015 17:25

Senza lieto fine

L’opera di Hemingway è ambientata in un piccolo villaggio dei Caraibi anche se l’azione viene svolta sull’Oceano Atlantico, non viene specificato in quale periodo si svolga questa storia e narra l’avventura in mare del vecchio pescatore Santiago, il quale dopo ottantaquattro giorni durante i quali non è riuscito a pescare nulla.
Il vecchio Santiago vive nel suo piccolo villaggio e nei confronti di se stesso la condizione di isolamento di chi è stato colpito da una maledizione.
Solamente la solidarietà di Manolo e l'esempio dell'italo americano Joe di Maggio, imbattibile capitano della squadra di baseball di New York, di cui legge sul giornale e che rievoca con il ragazzo, gli permetteranno di trovare la forza di ritornare in mare per riprendere la professione di pescatore.
Santiago quindi torna a pescare e, quasi come un principiante, solca da solo, con la sua imbarcazione, il Mare dei Caraibi, in una disperata caccia ad un enorme pesce spada che dura più giorni e che, grazie alla sua esperienza, riesce ad uccidere, contento di aver vinto la lotta con la natura, ma anche risentito per aver ucciso un essere vivente, un animale forte e solo, con il quale si è identificato. Durante il viaggio di ritorno il vecchio dovrà quindi affrontare un'altra lotta tremenda contro gli squali, che poco per volta gli strappano la preda, lasciandone solo l'enorme scheletro, vanificando i suoi sforzi e le sue speranze.
L’enorme scheletro però rappresentava il simbolo della sua vittoria e della maledizione sconfitta. Santiago, forse per la prima volta riesce a stabilire una sorta di fratellanza con le forze della natura e soprattutto riesce a trovare dentro di sé il coraggio e la giustificazione di tutta la sua vita.

E' un bellissimo libro, uno di quelli che ti lascia il segno, infatti i vari sacrifici fatti dal vecchio pescatore per portare in salvo il grosso pesce fanno capire che non tutte le storie, purtroppo, hanno un lieto fine.

 

Nadiezda