Il marchio del diavolo di Glenn Cooper

04.02.2015 12:47

 

B è la chiave di tutto

La vicenda narrata nel libro si svolge in ben tre diversi piani temporali, mentre ben distinta sullo sfondo aleggia la profezia di Malachia, la quale potrebbe portare alla distruzione del Vaticano.

Nel primo periodo storico, che si svolge precisamente nel 1139, un misterioso uomo arriva alla Città Eterna per assistere all’eclissi che mostrerà un allineamento astrale unico il quale rivelerà il numero esatto di Papi e dopo di questi la Chiesa decadrà e dalle sue rovine sorgerà un nuovo mondo.

Il secondo periodo si dipana nel 2000: una giovane archeologa sta lavorando a degli scavi nelle catacombe di San Callisto, ma ad un tratto, senza nessuna valida motivazione il Vaticano le ordina di fermare gli scavi compromettendo la sua carriera e purtroppo anche la sua vita.

Il terzo ed ultimo piano temporale si svolge al giorno d’oggi.
La protagonista è una suora, che si trova a studiare dei simboli astrologici tracciati nel colombario di San Callisto.
Questa suora entra in possesso di un libro antico nel quale intuisce una diabolica profezia.

Il modo intrinseco di narrare i fatti da parte dello scrittore rende il thriller ancora più avvincente e coinvolgente con continui colpi di scena e tanta suspense.
Quasi l’intero episodio si svolge a Roma precisamente alla Vigilia del Conclave.
Il periodo di tempo che copre questo thriller è dal 1100 fino ai giorni nostri.
È un libro che descrive il continuo combattimento tra il bene ed il male e tra la Chiesa e degli esseri con una strana anomalia fisica.
In alcune parti del libro le descrizioni sono meno dettagliate, ma in compenso si tratta di un buon romanzo che riesce a catturare fin dalle prime pagine l’interesse del lettore.
I capitoli non molto lunghi fanno accrescere la voglia di continuare a leggere, di far capire i misteri che si nascondo e di finire il racconto nel più breve tempo possibile.

Il finale è inaspettato e secondo il mio umile parere prelude ad una continuazione della storia.

Posso solo aggiungere che si tratta di un altro stupendo capolavoro, LEGGETELO!

 

Nadiezda