E l'eco rispose di Khaled Hosseini

01.08.2015 18:41

 

And the montains echoed

Come in tutti i romanzi di Khaled Hosseini la storia si svolge principalmente a Kabul, dove le vite di questi abitanti dell’antico impero persiano erano state narrate solamente nelle favole delle “Mille e una notte”.
Ci sono un padre e due figli piccoli sulla strada che porta a Shadbagh (un paesino probabilmente inventato dall’autore stesso). Questi personaggi sono talmente poveri che devono contare solamente sulle loro gambe ed un piccolo carrettino di colore rosso.
In questo carretto è stata messa a sedere la piccola Pari, la figlia minore di Sabur e la preziosa sorella di Abdullah.
Sabur non voleva che suo figlio assistesse alla “vendita” dell’amata sorella, ma il legame tra questi due fratelli era talmente forte che nulla poteva dissolvere questo amore.
Purtroppo la povertà la dividerà per sempre ed il piccolo Abdullah che non conosceva le reali intenzioni del padre si porterà con sé questo grande disagio per tutta la vita.
La storia continuerà in ambientazioni diverse, si svolgerà oltre che a Kabul anche a Parigi, San Francisco ed in un’ isola greca.
La storia ha inizio negli anni Cinquanta e sussegue il suo racconto fino ai giorni nostri.
Una storia che continua per ben tre generazioni, seguendo persino i più piccoli rami di un contorto albero genealogico.
L’autore ci mette di fronte alle reazioni degli esseri umani, a come loro si amano, si odiano, si tradiscono, si dimenticano e si ricordano.
Ci fa vedere le violenze subite dal popolo che abita in Afghanistan, da tutte le guerre e battaglie che si sono verificate e che stanno continuando con il passare degli anni senza un attimo di tregua.
La storia riesce a seguire le vite di tutti i protagonisti allargando sempre di più l’obiettivo sul quale l’autore si è prefissato.
È una storia bellissima e straziante al tempo stesso, la penna di questo scrittore non delude mai e ci porta alla scoperta del suo popolo in una maniera unica e speciale.

Che altro voglio aggiungere?
Sicuramente è da leggere ed inoltre vi consiglio, se non l’avete già fatto, di leggere anche i suoi precedenti romanzi.
Buona lettura!

“Conosco una fatina triste
che una notte il vento ha portato via con sé.”

 

Nadiezda