Don Chisciotte di Miguel de Cervantes

04.02.2015 17:59

 

Tutto per Dulcinea

Volevo leggere un classico non troppo serioso e ho deciso di intraprendere la lettura di Don Chisciotte.

Si tratta di un libro divertente, allegro, ma talvolta triste e che ci fa riflettere.

Di sicuro non si tratta di una passeggiata perché sono ben 1200 pagine, ma me le sono proprio gustate tutte dalla prima all’ultima.

È un capolavoro intramontabile, bisogna ricordare anche che è stato scritto ben quattro secoli fa.
Le vicende narrate si inseriscono in un periodo di tempo post – conquista del nuovo mondo e si svolgono in un paio di mesi.
Il narratore è esterno alla storia e fa da spettatore.
Il linguaggio è di tipo colloquiale.

Ora è giunto il momento di passare alla trama.

Si narra di un proprietario terriero di mezza età di nome Alonso Quijano, il quale vive nella Mancha.
Quest’uomo è appassionato, o per meglio dire, è proprio ossessionato dalle letture cavalleresche tanto da trascurare tutti i bisogni primari come il cibo ed il sonno.
Questa strana condotta lo porterà alla pazzia.
Crederà di essere un eroico cavaliere e di battezzerà con il nome di Don Chisciotte inoltre deciderà di partire con Ronzinante, il suo vecchio e magro cavallo.
Conoscerà Sancho Panza il quale diventerà suo fidato scudiero e lo accompagnerà in tutte le avventure e peripezie.
Naturalmente, come ogni cavaliere che si rispetti anche lui ha una bella dama alla quale dedicare le sue avventure, si tratta di una contadina che lui ribattezzerà con il nome di Dulcinea di Toboso.

Se volete sapere come si evolve e termina questa storia non dovete che leggere questo magnifico libro.

È un classico sulle illusioni che vive quest’uomo, ma ci fa capire che talvolta anche noi viviamo di illusioni, di sogni e di rimpianti.

Cosa voglio aggiungere? Merita di essere letto.

 

Nadiezda