Cose che nessuno sa di Alessandro D'Avenia
Come il mollusco nell’ostrica
Lo ammetto, non avevo mai preso in considerazione questo libro, il titolo non mi attirava molto, poi un giorno mi è stata regalata una copia e ho deciso di intraprendere la lettura.
Era il primo libro che leggevo di questo scrittore e devo dire che mi è piaciuto moltissimo.
È un libro molto scorrevole e la scrittura è fresca e semplice.
Le descrizioni dei luoghi sono ben costruite. Quella che mi ha colpito maggiormente è stata quella di Genova.
Di come si presenta.
Mi sembrava di essere lì, di poter toccare i colori delle case, di sentire l’odore di salsedine, di passeggiare sul molo e di vedere l’Acquario.
Ho trovato geniale l’idea dello scrittore di utilizzare l’Odissea come metafora di questo racconto, ma non vi svelo il perché altrimenti vi rovinerei la storia.
I protagonisti di questo romanzo da una parte sembrano molto diversi fra loro mentre dall’altra scopriremo che alla fine le loro vicende si intrecceranno come i fili di una pregiata stoffa per poi farci scoprire un magnifico disegno.
Il personaggio che mi è entrato di più nel cuore è stata nonna Teresa, forse anche perché io una nonna non l’ho mai avuta.
Nonna Teresa è siciliana ed attraverso il calore dei suoi gesti riesce a spiegare anche le cose più difficili con semplicità e spesso utilizzando detti siculi.
Passiamo alla trama.
Margherita è la protagonista principale del libro. Lei è una ragazzina quattordicenne che tra poco inizierà il liceo. Come tutti a quell’età si ritrova piena di paure, di insicurezze e di voglia di amare.
Presto la sua vita cambierà, avrà nuove amicizie e soffrirà.
Sentirà i cambiamenti, Margherita sta per diventare donna troppo presto, le sue certezze sono crollate nel giro di pochi minuti.
Un libro molto valido, utile a capire il significato della vita, dolce e commovente ed anche simpaticissimo per alcuni aspetti.
Un romanzo che tratta il trema dell’adolescenza in modo serio che si basa sul senso dell’amore, dell’istruzione e della famiglia.
Lo voglio consigliare a tutti. Perché tutti siamo stati adolescenti e tutti abbiamo bisogno di trovare la nostra Itaca.
“L'amore si nutre di distanza, più che di vicinanza, anzi la troppa prossimità lo offusca e lo spegne. Solo chi può desiderare ancora resta innamorato. Chi possiede, presto finisce col desiderare qualcos'altro... Più felice un amore sognato, che spazzolini confusi nello stesso bicchiere.“
Nadiezda