Come gocce di sale e di vento di J. Courtney Sullivan

04.02.2015 09:42

 

Alice’s House

Come gocce di sale e di vento è un bellissimo romanzo ambientato quasi totalmente nel Maine.
La mia impressione su questo libro è stata: non dovrebbe mai terminare, infatti quando sono arrivata all’ultima pagina mi sono sentita quasi abbandonata.
Mi è piaciuto moltissimo e la lettura non è mai risultata pesante. L’autrice è riuscita ad inserire in questo testo una punta di romanzo autobiografico dando al tutto uno stile più sentito e più vero.
In questo libro si intrecciano le vite di quattro donne: Alice, la matriarca di questa famiglia, sua figlia Kathleen con la quale non ha un fantastico rapporto, Maggie la figlia di quest’ultima ed infine Ann Marie la moglie di Pat, fratello di Kathleen.
Anche se in questo testo ci sono molti personaggi, l’autrice ha deciso di dare importanza maggiore alle donne e ha voluto affrontare molti temi, i principali sono: la Chiesa, la vita familiare, i problema di droga e di alcool, la gravidanza e la Fede.

Tutto nasce negli anni Venti, si affronta la giovinezza di questa bellissima donna di nome Alice, la quale ha sempre nascosto a tutti un terribile segreto, poco prima della guerra incontrerà Daniel, l’amore della sua vita, e dopo un primo momento di delusione e smarrimento passerà con lui un bellissimo periodo della sua vita.
Lui la porterà a vivere in una magnifica casa del Maine, la quale con il passare degli anni diventerà una casa per le vacanze ambita dai figli, ma anche dai nipoti.

Questo libro è diviso in capitoli, ognuno di questi è intitolato con uno dei nomi delle quattro protagoniste ed in base a questo narrerà di ognuna di loro le esperienze vissute.
È un libro che mi sento di consigliare, è una storia che si può considerare anche dei nostri giorni.
È un testo che fa riflettere su alcune decisioni prese e sulle discussioni che possono nascere ogni giorno nelle famiglie, anche in quelle che in parvenza sembrano le migliori.

Vi auguro una buona lettura!

“La mia bisnonna, quando vedeva una ragazza con vestito corto, diceva: -Le tue ginocchia dovrebbero dare una festa e invitare la gonna a scendere.-“

 

Nadiezda